Quanto ne sai sull'ipertensione?

Riteniamo Iperteso, un individuo la cui pressione sanguigna supera i valori di 140 mm Hg ( millimetri di mercurio ) per la massima e i 90 mm Hg per la minima : questi valori sono stati selezionati in quanto è stato dimostrato che a distanza di anni, lo stato Ipertensivo comporta l'insorgenza di patologie secondarie, a volte molto gravi se non fatali. L'ipertensione arteriosa può rappresentare quindi, una patologia subdola e da non sottovalutare, ma vediamo perché...

- CLASSIFICAZIONE- 

l'IPERTENSIONE nel 90% dei casi viene definita primaria e non è possibile attribuire una singola causa responsabile, può essere caratterizzata però, da familiarità ed essere trasmessa per via ereditaria! ATTENZIONE a quando genitori o fratelli sono ipertesi!
nel 10% dei casi l'ipertensione viene definita secondaria a cause specifiche, quali patologie renali come l'iperaldosteronismo, assunzione di alcuni farmaci, gravidanza, coartizione aortica, ipertensione endocrina causata da un tumore chiamato feocromocitoma.

CURIOSITA' : talvolta si parla di ipertensione arteriosa come di un assassino silenzioso, poiché spesso i soggetti ipertesi sono asintomatici. In uno studio condotto negli Stati Uniti nel 2000, il 31% degli individui la cui P.A. ( pressione arteriosa ) superava i valori soglia, non era consapevole del proprio stato ipertensivo. 

RICORDIAMO : l'ipertensione è una condizione permanente, per tale motivo è fondamentale,dopo la diagnosi, monitorare spesso la pressione.

Spesso l'ipertensione si associa ad altri fattori di rischio per patologie cardiache, come la dislipidemia ( aumento colesterolo e trigliceridi), l'obesità, il diabete mellito, la sindrome metabolica e la vita sedentaria. Il fumo di sigaretta non rientra nelle cause dirette di ipertensione arteriosa ma se un individuo iperteso fuma, il rischio di morte a causa di una patologia correlata ( es. infarto, cardiopatia ecc ) aumenta notevolmente.
L'ipertensione arteriosa ha una triplice valenza: può essere considerata un segno, in quanto la PA viene rilevata in ambito sanitario per monitorare le condizioni cliniche della persona; un fattore di rischio perchè l'ipertensione aumenta la velocità di sviluppo di lesioni arterosclerotiche nelle pareti arteriose. Oppure come patologia vera e propria, aumenta l'incidenza di morte dovuta  a patologie cardiache, renali e vasculopatie periferiche.
Uno stato prolungato di ipertensione danneggia i vasi sanguigni di tutto l'organismo, in particolare quelli degli organi bersaglio: Cuore, Rene, Cervello, Occhi.

-CONSEGUENZE PIU' FREQUENTI-
Infarto del miocardio, insufficienza renale, Ictus e problemi visivi, ipertrofia ventricolare sinista ( ventricolo del cuore ingrossato ) 

- MANIFESTAZIONI CLINICHE-
In realtà i soggetti ipertesi possono rimanere asintomatici per anni. Solitamente la comparsa di segni e sintomi specifici è indice di un danno ai vasi sanguigni di un particolare organo. La conseguenza più comune è la coronaropatia, con angina e/o infarto miocardico. Quando il danno cardiaco è elevato si sviluppa una vera e propria insufficienza cardiaca.
I danni renali posso essere relativi a segni come nicturia ( minzioni notturne che superano il numero di quelle diurne ), aumento dell''azotemia e creatininemia. 
I danni ai vasi sanguigni cerebrali possono causare TIA ( attacchi ischemici transitori ) che si manifestano con alterazioni visive, vertigini, confusione mentale, astenia, cadute improvvise, difficoltà nell'articolare parole, emiplegia temporanea.

COSA FARE PER EVITARE COMPLICANZE NEL TEMPO?
La cosa più importante per un soggetto iperteso è quella di prevenire le complicanze, tenere sotto controllo la PA e rispettare uno stile di vita sano nonchè la terapia farmacologica.
E' fondamentale modificare la dieta attraverso semplici mosse che non prevedono rinunce " irrinunciabili ".

  • Innanzitutto la percentuale di sodio, ovvero il comune sale da cucina, va ridotto tramenite piccole accortezze, possiamo evitare di aggiungere sale nei condimenti molto spesso già saporiti grazie alle proprietà dell'alimento che sia naturale o confezionato.
  • Anche il pane ha un alto contenuto di sale, prediligere il pane sciapo a quello casareccio!
  • Attenzione agli snack ( patatine fritte, noccioline, salatini appunto!) 
  • Affettati, insaccati come prosciutti, salami e simili
In ogni caso può essere utile controllare le etichette degli alimenti per avere un'idea dell'indice di sodio presente in essi.
  •  l'assunzione di una buona quantità di acqua aiuta ad abbassare la pressione sanguigna, stimolando la diuresi.
  • perdere peso aiuta ad abbassare ulteriormente la pressione
  • ridurre il consumo di alcol
  • effettuare regolare attività fisica
  • aumentare il consumo di frutta e verdura
  • ridurre il consumo di alimenti ad alto contenuto lipidico


Studi dimostrano che l'adozione di questo stile di vita e il rispetto di tali accortezze aiutano a PREVENIRE e CORREGGERE uno stato ipertensivo.

- TERAPIA FARMACOLOGICA - 
Se l'ipertensione arteriosa non è complicata i farmaci raccomandati per il trattamento iniziale sono i diuretici e/o i B-bloccanti. Si consiglia generalmente un basso dosaggio farmacologico.
Se i valori non rientrano al di sotto dei 140/90 mmHG si aumenta gradualmente il dosaggio e si aggiungono eventuali farmaci, fino al raggiungimento dei valori desiderati.
  • Quando la pressione raggiunge con la terapia dei valori al di sotto dei 140/90 mmHg stabilmente per più di un anno, si raccomanda una riduzione graduale del numero di farmaci e del dosaggio.

-Ricordo quindi che l'adozione di uno stile di vita sano riduce il rischio di ipertensione e permette la riduzione della pressione fino al raggiungimento di valori ottimali, abbassando anche il rischio di sviluppare gravi patologie cardiache, renali, oculari ecc... salvaguardando una buona qualità della vita e riducendo notevolmente il rischio di mortalità.-

Comments

Popular Posts